Lo sciacallo dorato (Canis aureus Linnaeus, 1758) è un Canide di medie dimensioni diffuso in Africa settentrionale e nord-orientale, Europa sud-orientale e centrale (fino ad Austria, Triveneto ed Ungheria) , Asia Minore, Medio Oriente e Asia sud-orientale. Viene classificato dalla IUCN tra le specie a rischio minimo, dato che ha un vastissimo areale dove trova cibo e ripari in abbondanza È una specie molto adattabile, essendo in grado di consumare quasi ogni fonte di cibo disponibile e di vivere in ambienti diversi, comprese le savane africane , le montagne del Caucaso e le foreste dell’India . È il più grande tra tutti gli sciacalli ed è l’unica specie che, con 13 sottospecie riconosciute, non vive esclusivamente in Africa . Sebbene venga spesso raggruppato con gli altri sciacalli (lo sciacallo dalla gualdrappa e lo sciacallo striato), le ricerche genetiche indicano che sia molto più imparentato con il lupo grigio e il coyote . Oltre alle somiglianze genetiche, anche la forma del cranio è molto più simile a quella delle ultime due specie che a quella degli altri sciacalli . Lo sciacallo dorato è entrato a far parte del folclore e della mitologia dei popoli con cui è entrato in stretto contatto: nel folclore indiano è rappresentato come un imbroglione, mentre nella religione dell’Antico Egitto giocava un ruolo importantissimo sotto le sembianze di Anubi, il dio dell’imbalsamazione. Ritenuto in passato l’antenato di alcune razze domestiche , lo sciacallo dorato può incrociarsi con i cani domestici e alcuni studiosi moderni ritengono che possa aver contribuito alla nascita dei cani da caccia dell’Antico Egitto .