La parola senso in filosofia ha una lunga storia che parte dalla αίσθησις di Aristotele, a indicare la facoltà di “sentire”, cioè di percepire l’azione di oggetti interni al corpo o esterni ad esso. Questa tipica definizione sensistica viene ripresa in vario modo in seguito, ma è solo nei tempi moderni, con Locke prima e poi specialmente con Kant, che la parola senso assume il significato di sentire insieme alla consapevolezza di ciò che avviene sentendo.