Viene definita signoria fondiaria l’autorità che, nel sistema feudale, ogni vassallo, valvassore o valvassino esercitava sul suo feudo. Le signorie furono di diversi tipi, si va dal diritto di coniare moneta e amministrare la giustizia su un determinato territorio a quello di riscuotere pedaggi su strade e ponti. Questo genere di diritti concessi dall’alto prendevano anche il nome di feudi. Le signorie venivano concesse da un potere centrale quando questo si rendeva conto di non essere in grado di controllare direttamente un territorio, di amministrarlo e difenderlo. Il signore poteva far pagare le tasse ai contadini e assegnare a questi ultimi delle “corvées“, cioè periodi di lavoro in cui i contadini liberi dovevano svolgere mansioni gratuite per lui. Egli risolveva anche piccole liti e manteneva l’ordine nel suo feudo. In ambito germanico, si parlava anche di “signoria di banno”, dal termine germanico “ban”, che indicava il diritto dei capi germanici di riunire i membri del clan e di punire atti criminosi. Gli storici definiscono questa signoria come l’esercizio del potere assoluto (giudiziario, politico e amministrativo) su tutto il territorio da lui governato. Tale potere era però riservato solo ai grandi proprietari terrieri, gli altri esercitavano solo la signoria fondiaria.