In diritto per situazione giuridica soggettiva s’intende la posizione giuridicamente rilevante di un soggetto di diritto nei confronti di un altro. Le situazioni giuridiche soggettive sono attribuite da norme giuridiche e costituiscono il contenuto dei rapporti giuridici. I rapporti giuridici e, quindi, le situazioni giuridiche soggettive sorgono, si modificano e si estinguono al verificarsi di determinate fattispecie, fatti tipici ai quali la norma collega determinati effetti giuridici. Il soggetto al quale è attribuita una situazione giuridica soggettiva è detto titolare della stessa, mentre con titolarità s’intende la relazione tra una situazione giuridica soggettiva e il suo titolare e con titolo il fatto o l’atto giuridico dal quale deriva l’acquisto della situazione giuridica soggettiva da parte del titolare. Il concetto di situazione giuridica soggettiva si distingue da quello di status che può essere definito come la posizione di un soggetto rispetto ad un determinato gruppo sociale, dalla quale derivano determinate situazioni giuridiche soggettive (ad esempio, dallo status di cittadino derivano il diritto di voto e l’obbligo di prestare servizio militare). La teoria delle situazioni soggettive, elaborata da Santi Romano, è di matrice privatistica ma può essere estesa a tutti i campi del diritto, perché in ogni settore della vita giuridica vi sono norme che pongono un soggetto in relazione con le cose e con gli altri soggetti e qualificano così la sua situazione giuridica (di proprietario, debitore, lavoratore dipendente ecc.). Queste norme hanno funzione garantistica ed assicurano il rispetto delle sfere giuridiche e delle autonomie altrui.