I vini spumanti sono quei vini caratterizzati, all’apertura della bottiglia, dalla produzione di spuma, dovuta alla presenza all’interno della stessa di anidride carbonica non aggiunta dall’esterno ma prodotta per fermentazione (ovvero gli spumanti naturali). All’atto dell’apertura della bottiglia di VSQ (Vino Spumante di Qualità) il prodotto all’interno deve avere una sovrappressione non inferiore a 3,5 bar ad una temperatura ambiente di 20 °C, per gli spumanti “generici” (VS) deve avere 3 bar minimi, come anche per un VSQA (Vino Spumante di Qualità Aromatico). Il vino frizzante deve presentare una sovrappressione non inferiore a 1 bar e non superiore a 2,5 bar. Anche se spesso si sente e si legge “spumante e champagne” come se fossero due categorie di vino diverse, è da chiarire che il termine generico spumante designa una tipologia complessiva di vino, definito per legge (vedi sopra). Tale tipologia è formata da molti prodotti diversi, di cui fa parte anche lo champagne (che, oltretutto, è uno degli spumanti a metodo classico francesi, quello per antonomasia, ma non certo l’unico dato che esistono anche i vari crémant senza contare i numerosissimi spumanti Martinotti-charmat).