fbpx
Generic filters
Parola esatta ...
Cerca nei titolo
Search in excerpt
Filtra per categoria
Codice Civile
Codice Penale

Tassa di concessione governativa

La tassa di concessione governativa (conosciuta anche con l’acronimo TCG) è la tassa da corrispondere allo Stato italiano dai beneficiari di determinati provvedimenti amministrativi e altri atti, come ad esempio autorizzazioni, concessioni, licenze, ai sensi del DPR 26 ottobre 1972, n. 641 sulla “Disciplina delle tasse sulle concessioni governative”. Dal 1995 gli intestatari di un abbonamento di telefonia mobile devono corrispondere allo Stato 12,91€ mensili se per uso affari, quindi intestato ad un’azienda o ad una ditta individuale, mentre 5,16€ per i privati. Se per uso affari, l’imponibile in fattura è deducibile fino all’80%. Per quanto riguarda la telefonia mobile, quindi, la TCG è diretta alle società telefoniche, affinché le stesse paghino per l’utilizzo delle frequenze: il Governo successivamente stabilì che detta tassa dovesse essere pagata dai titolari di un contratto di abbonamento, in quanto il cellulare era allora considerato un bene di lusso. Due recenti sentenze della Commissione tributaria regionale del Veneto, la n. 4/11 depositata il 17 gennaio 2011 e l. n. 5/11 depositata 10 gennaio 2011 hanno stabilito che gli enti locali non sono tenuti al pagamento della tassa di concessione governativa. Le sentenze dei giudici tributari regionali non si limitano a tali statuizioni ma dichiarano l’illegittimità tout court della tassa di concessione governativa, e di conseguenza hanno aperto la strada anche alla possibile richiesta di esenzione dei privati da tale imposizione nonché al possibile rimborso di quanto illegittimamente pagato. In data 02/05/2014 è arrivato il verdetto definitivo dalle sezioni unite civili della Cassazione che ha dichiarato legittima la tassa governativa sui cellulari (sentenza numero 9560). La tassa di concessione governativa assicura allo Stato un introito annuo di 91 milioni di euro.

Articoli correlati