Nella musica, il metro è una struttura basata sulla ricorrenza periodica di elementi accentuativi. Tale struttura può anche essere implicita, ossia non essere esplicitata ritmicamente. Essa condiziona il nostro ascolto. Di qui deriva, ad esempio, l’effetto della sincope, frutto per l’appunto di una sfasatura tra l’elemento esplicito del ritmo e quello implicito del metro. Nella notazione occidentale, la misura della battuta musicale costituisce un elemento metrico, benché gli studi di etnomusicologia abbiano dimostrato come il concetto di metro vada molto ad di là di quello di battuta. È tuttavia consuetudine equiparare le espressioni “Questo brano ha come metro 4/4 (quattro quarti)” e “Questo brano è in 4/4”. La misura ha due scopi nella musica occidentale: raggruppare una serie di tempi e rappresentare il mattone di una struttura musicale più ampia come una frase. La misura di una battuta implica le struttura dell’accentazione delle note, ove alcune sono più accentate di altre; il cambio di tempo cambia dunque anche il modo in cui le note sono accentate. L’accento può essere ottenuto introducendo una modifica significativa nei parametri del suono, in modo tale da evidenziare una nota rispetto alle altre.