La locuzione tessuti molli è una definizione usata in medicina abbastanza ambigua: sostanzialmente si vuole definire così tutto ciò che non ha la stessa densità dell’osso. È un termine nato più che altro in ambito radiologico, poiché alla radiografia l’osso appare bianco, l’area è colorata di nero, mentre tutto il resto è di un grigio omogeneo, cosa che non fa distinguere i vari organi e tessuti. È per tal motivo un termine usato solo al plurale e utilizzato per descrivere qualcosa di grossolano, senza alcuna velleità di precisa individuazione anatomica o di caratterizzazione istologica. Il termine è stato poi gradualmente introdotto in altre branche medico–chirurgiche, dove ha comunque mantenuto questa caratteristica di indeterminatezza: si può parlare quindi di “tumefazione dei tessuti molli” o di “calcificazione dei tessuti molli”, ma non di “calcificazione del tessuto molle del fegato“, per esempio.