L’uguaglianza sociale si applica ai diritti e dei doveri dell’uomo considerati in termini di giustizia. L’uguaglianza in termini aristotelici è la distinzione relativa alle parti rispetto a un criterio (eguaglianza proporzionale) o di pura uguaglianza matematica. Ci sono diverse forme di uguaglianza relative alle persone e alle situazioni sociali. Per esempio, si può considerare la parità tra i sessi per quanto riguarda l’accesso al lavoro; le persone interessate sono di sesso opposto, la cui situazione sociale comune è l’accesso all’occupazione. Allo stesso modo, la parità di opportunità, in senso generale, implica l’idea che le persone dovrebbero essere nelle stesse condizioni di partenza nella vita, ovvero che tutti dovrebbero avere pari opportunità indipendentemente dalla loro nascita e successione. Le battaglie in questa direzione hanno avuto un apice con l’abolizione dei privilegi della rivoluzione americana del 1791. La prima parla di Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, versione francese del 1789, comincia così: Les hommes naissent et demeurent libres et égaux en droits (Gli uomini nascono e rimangono liberi e uguali nei diritti).