In economia per valore di mercato si intende, in linea generale, il controvalore (solitamente in denaro) di un bene nell’ambito della compravendita dello stesso in un mercato liquido e tra parti consapevoli. Esso è pertanto determinato in primis dal valore materiale del bene stesso, corretto da altri fattori quali, ad esempio, la legge della domanda e dell’offerta, et in secundis dalla volontà del compratore di acquistare e quella del proprietario del bene di vendere. Il valore di mercato è dato quindi dalla quantità di moneta che si scambia con un determinato bene. In determinati ambiti (ad esempio il settore immobiliare) tale valore è ricavato attraverso una valutazione immobiliare che porta a determinare il valore del un bene che tuttavia non costituisce, di per sé, il valore di mercato, bensì soltanto una base di partenza per la definitiva determinazione di quest’ultimo. Tra i sette valori (valore di mercato, costo, capitalizzazione, trasformazione, surrogazione, complementare e d’uso sociale) il valore di mercato e il valore di costo sono quelli “fondamentali” mentre gli altri sono “accessori” o “derivati” in quanto derivano dal valore di mercato e dal valore di costo.