Una zecca è un’officina che produce monete. La parola deriva dall’arabo سكة, pronunciato sikka, letteralmente “conio”. Nel complesso la storia delle zecche è legata molto strettamente con la storia delle monete. Una differenza è che la storia della zecca è normalmente legata più strettamente alla situazione politica del giorno. All’inizio le uniche scelte erano monetazione battuta o monetazione fusa. In zecche più moderne, i conii della moneta sono prodotti in grandi quantità e miliardi di tondelli sono trasformati in monete. Ciascuna polis (città-stato) nell’antica Grecia aveva la sua propria zecca. A Roma la prima zecca viene costruita sul Campidoglio, presso il Tempio di Giunone Moneta, (colei che avverte), attributo che fu assegnato a Giunone quando, nel 390 a.C., le sue celebri oche diedero l’allarme nel Campidoglio, permettendo alla guarnigione romana di respingere l’assalto di un manipolo di Galli. Dal nome della zecca romana viene il nome di ‘moneta’ in Italiano ed in altre lingue. Durante l’Impero le zecche romane erano ampiamente diffuse ed erano usate estesamente per scopi di propaganda. L’unico modo in cui le persone potevano sapere che c’era un nuovo imperatore era quando venivano coniate le monete con il suo (o lei) ritratto. Imperatori che hanno governato soltanto per poco tempo si sono assicurati di avere il loro ritratto su alcune monete. Per esempio Quieto, uno degli usurpatori durante la crisi del III secolo, ha governato soltanto una parte dell’impero dal 260-261, tuttavia ha emesso parecchie monete che portano la sua immagine. Con la fabbricazione in serie deve essere calcolato il costo di produzione quando si battono le monete. Ad esempio, alla zecca degli Stati Uniti costa molto meno di 25 centesimi produrre una moneta da un quarto di dollaro; la differenza tra il costo di produzione ed il valore facciale (chiamato signoraggio) sostiene economicamente l’ente che conia le monete.