fbpx
Generic filters
Parola esatta ...
Cerca nei titolo
Search in excerpt
Filtra per categoria
Codice Civile
Codice Penale

Accettazione dell’eredità con beneficio di inventario

Il chiamato all’eredità, per evitare una eventuale confusione ereditaria, ha facoltà di accettare, la massa lui destinata, con beneficio di inventario; ciò gli permette di effettuare una separazione del proprio patrimonio con quello ereditato. Tale tipologia di accettazione che, si distingue dall’accettazione espressa e dall’accettazione tacita, comporta una vera e propria limitazione della responsabilità patrimoniale […]

Pubblicato il 15 January 2007 in Successioni e Donazioni

Il chiamato all’eredità, per evitare una eventuale confusione ereditaria, ha facoltà di accettare, la massa lui destinata, con beneficio di inventario; ciò gli permette di effettuare una separazione del proprio patrimonio con quello ereditato. Tale tipologia di accettazione che, si distingue dall’accettazione espressa e dall’accettazione tacita, comporta una vera e propria limitazione della responsabilità patrimoniale dell’erede, soprattutto nel caso in cui lo stesso si trovi di fronte ad una successione onerosa, nel senso che i debiti superano i crediti, rispondendo in tal caso solo nei limiti del valore della massa ereditata. Può sempre farsi, nonostante qualunque divieto del testatore. Ai sensi dell’art. 484 c.c, l’accettazione con beneficio di inventario si fa mediante dichiarazione ricevuta da un notaio o, dal cancelliere del circondariato in cui si è aperta la successione e, inserito nel registro delle successioni conservato nello stesso tribunale. Entro un mese dell’inserzione, la dichiarazione deve essere trascritta, a cura del cancelliere, presso l’ufficio dei registri immobiliari del luogo in cui si è aperta la successione. La dichiarazione deve essere preceduta o seguita dall’inventario, nelle forme prescritte dal codice di procedure civile. Se l’inventario è fatto prima della dichiarazione, nel registro deve pure menzionarsi la data in cui esso è stato compiuto. Se invece è fatto successivamente la dichiarazione, l’ufficiale pubblico che lo ha redatto deve, nel termine di un mese, far inserire nel registro l’annotazione della data in cui esso è stato compiuto. Una particolare regola da osservare si ha in relazione agli incapaci e ai minori emancipati i quali, previa autorizzazione del giudice, non possono che accettare l’eredità se non con beneficio di inventario. Effetto principale del beneficio di inventario è dunque quello di tener distinto il patrimonio dell’erede con quello dell’erede. Conseguentemente, ex art. 490 c.c.: 1) l’erede conserva verso l’eredità tutti i diritti e tutti gli obblighi che aveva verso il defunto, ad eccezione di quelli che si sono estinti per effetto della morte; 2) l’erede non è tenuto al pagamento dei debiti ereditari e dei legati oltre al valore dei beni a lui pervenuti; 3) i creditori dell’eredità ed i legatari hanno preferenza sul patrimonio ereditato di fronte al patrimonio dell’erede. Essi però, non sono dispensati dal domandare la separazione dei beni, se vogliono conservare questa preferenza anche nel caso che l’erede decade dal beneficio di inventario o vi rinunci. Dal beneficio di inventario, decade l’erede che in male fede ha omesso in mala fede di denunciare nell’inventario beni appartenenti all’eredità o, che ha denunziato in mala fede, nell’inventario stesso, passività non esistenti. Da non dimenticare che il diritto di accettare l’eredità si prescriva in 10 anni, decorso inutilmente tale termine l’erede perde tale diritto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

LexCED
Desideri approfondire l’argomento ed avere una consulenza legale?

Articoli correlati