Prestazione di tipo economica, l’indennità di frequenza, mira al sostegno dell’inserimento scolastico e sociale di ragazzi non ancora maggiorenni, diversamente abili. La richiesta per tale riconoscimento, deve essere inoltrata, alla competente ASL di appartenenza, dal legale rappresentante del minore, genitore, curatore o tutore, con contestuale allegazione di una serie di documenti: -certificato medico attestante le […]
Prestazione di tipo economica, l’indennità di frequenza, mira al sostegno dell’inserimento scolastico e sociale di ragazzi non ancora maggiorenni, diversamente abili. La richiesta per tale riconoscimento, deve essere inoltrata, alla competente ASL di appartenenza, dal legale rappresentante del minore, genitore, curatore o tutore, con contestuale allegazione di una serie di documenti: -certificato medico attestante le difficoltà del minore a svolgere le gli atti quotidiani della vita e le funzioni proprie della sua età, con la diagnosi della patologia; -delega, con la quale si riconosce al legale rappresentante la riscossione dell’indennità; -certificato di frequenza scolastica rilasciato all’inizio dell’anno scolastico o autocertificazione del genitore. Affinchè si in intenda usufruire ti tale prestazione è necessario: -che al minore sia stata già riconosciuta una invalidità pari al 74%; -che abbia un reddito annuo personale inferiore a €4.238,26; -che sia cittadino italiano o extracomunitario, a condizione che almeno un genitore abbia la Carta di soggiorno; -che frequenti centri di riabilitazione, centri di formazione professionale, centri occupazionali o scuole di ogni grado e ordine oppure asili nido. L’importo dell’indennità di frequenza è pari a €246,73 e la sua corresponsione decorre dal mese successivo a quello della presentazione della domanda all’Azienda Sanitaria e comunque non prima dell’inizio dei corsi riabilitativi della scuola o dell’asilo nido.
La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di
Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.
Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?
Prenota un appuntamento.
La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.
Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.
Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.
Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.